Cos’è un Gatekeeper? Un gatekeeper è un tramite della comunicazione. Chiariamoci: non si tratta di un Atlante con il peso del globo – per i terrapiattisti, sì la terra è un globo, altrimenti il Titano sarebbe un portapizze – ma di qualcuno che, tramite la propria sensibilità e la propria weltanschauung, propone ciò che corrisponde alla propria idea. Questi può essere un editore, un produttore musicale o un lenone. Perdonate il mio evitare lo scrivere pimp. Sì, lenone significa magnaccia.

Compiere una scelta editoriale non è un lavoro semplice, servono sensibilità e lungimiranza, oltre a una certa pazienza, se una casa editrice pubblicasse tutto ciò che arriva allora sarebbe un problema, un grande problema. Sappiamo bene che una casa editrice lavora solo tramite la propria proposta e proprio questa proposta, dato che non dotata di braccia e gambe da sola è incapace di difendersi, per quello c’è il gatekeeper. Il gatekeeper è un argine che si mette tra il caos e la proposta editoriale, l’unica sicurezza che ci si può augurare è che sia una persona preparata e senza tanti fronzoli. Un gatekeeper interessato alla propria proposta – me soprattutto interessato unicamente a guadagnare tramite essa – è una sicurezza, un gatekeeper che chiedarà il famoso contributo per la pubblicazione sarà, ovviamente, più interessato ad assicurarsi più testi possibili. Un argine troppo lasco sarà causa di un allagamento, un argine troppo chiuso sarà, invece, causa di siccità, serve quindi appellarsi a quel latino tanto odiato: in media stat virtus.

Non è bello assumersi questa responsabilità, ma è essenziale. Senza questa mediazione tutto diverrebbe un casino micidiale. Anche Hunter S. Thompson ha avuto – ed esacerbato – dei gatekeeper, quindi il pomposo ideale di poter vivere senza gatekeeper viene meno da solo. È importante avere una persona con cui interfacciarsi e che sente il lavoro di un artista come vicino e importante, se siete fortunati potete trovarlo! – no, vi prego, non venitemi a proporre la vostra roba.

Anche oggi, in un mondo veloce, reso piccolo dalle tecnologie e immenso dalle nostre incapacità personali, ogni tanto avere la consapevolezza che qualcuno lavora ancora con la flemma novecentesca è una piccola sicurezza.

Se poi non volete sottoporre le vostre cose a un gatekeeper, fate come Toninelli e pubblicate con Bezos.

PEACE!

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